Origini e evoluzioni
Andrew Taylor Still (1828-1917), medico americano, fu il padre ed il fondatore dell’osteopatia. Quest’ultima fu da lui considerata una scienza costruita sul principio che il corpo umano è dotato della capacità di autoguarigione. Il Dr. Still cominciò a cercare le vie dell’autoguarigione a partire dal 1864. In nome della scienza dissacrava le tombe degli indiani, esumava i loro corpi ed in nome dell’anatomia praticava le dissezioni, ispirandosi al principio secondo il quale “la più grande materia di studio dell’uomo è l’uomo stesso”. La prima esperienza didattica coincide, infatti, con l’insegnamento dell’anatomia (1892) ad una classe di appena dieci studenti. Il 25 ottobre 1894 a Kirksville fonda l’American School of Osteopathy.
A partire dal 1898 W.G.Sutherland (1873-1954), studente dell’American School of Osteopathy, prendendo spunto dall’osservazione delle suture di un cranio, comincia a sviluppare il concetto craniale.
Nel Maggio 1971, sul Journal of the American Osteopathic Association (JAOA), la dott.ssa Viola Frymann pubblica il primo studio sui movimenti ritmici del cranio.
Sin dalle origini, l’osteopatia utilizza un sistema di valutazione del paziente basato sulla ricerca dei distretti corporei affetti da restrizione dei movimenti fisiologici. Tali restrizioni funzionali, definite disfunzioni osteopatiche e diagnosticabili anche a livello del cranio, sono alla base delle più comuni manifestazioni cliniche che interessano sistemi ed apparati.
L’obiettivo dell’osteopatia, quindi, non è quello di combattere i sintomi, ma riportare il paziente ad uno stato di riequilibrio generale che esalterà la sua capacità di autoregolazione e di autoguarigione. Ciò presuppone la conoscenza del corpo umano e del suo funzionamento in condizioni di salute. Tale conoscenza dà la possibilità di comprendere oltre che i meccanismi disfunzionali alla base delle varie manifestazioni cliniche di pertinenza osteopatica, anche i processi di autocorrezione dei vari apparati.
Ho pensato che l’osso, “osteon”, fosse il punto da cui dovevo partire per accertare la causa delle condizioni patologiche e così ho messo insieme “osteo” con “pathy” ed ho ottenuto “Osteopathy”.
A.T. Still
I principi fondamentali
Il corpo funziona come una unità. Tutti i sistemi del corpo, compreso il muscolo-scheletrico, operano all’unisono ed i disturbi presenti in un sistema sono in grado di alterare le funzioni di altri sistemi. Il sistema muscolo-scheletrico include le ossa, ma anche altri tessuti compreso quello nervoso e funziona in concerto con tutti gli altri organi. Nella coniazione del termine osteopatia A.T. Still, padre fondatore, fu ispirato dall’apparato muscolo scheletrico. Quest’ultimo, considerato da Still elemento centrale della salute e fondamentale per il benessere del paziente, oltre ad essere soggetto a disturbi meccanici può accelerare o aggravare il processo della malattia degli altri sistemi corporei potendone, inoltre, manifestare le patologie. È stato ben documentato che le malattie di organi specifici possono produrre dolore in parti distanti del corpo. Malattie dell’esofago ad esempio, causano dolore dorsale così come patologie cardiache possono manifestare dolore riflesso a livello di arto superiore, disturbi visivi possono manifestarsi sotto forma di cefalea ecc. Al contrario, disfunzioni a carico della colonna dorsale, possono provocare una sintomatologia dolorosa riflessa a livello della regione gastrica.
Struttura e funzione sono inseparabili.
“L’anatomia senza la fisiologia è uno scheletro.
La fisiologia senza l’anatomia è un fantasma”
(Andrew Goldman, DO).
Still nella primavera del 1864, lacerato dal dolore e dalla sofferenza per la perdita di tre membri della sua famiglia avvenuta per meningite, constatata l’inefficacia dei medicinali e considerato che “tutte le opere spirituali e materiali di Dio sono armoniose”, arrivò alla determinazione che ”un Dio così saggio aveva sicuramente messo il rimedio all’interno della casa materiale nella quale abita lo spirito della vita”. Il corpo, quindi, ha una naturale tendenza verso uno stato di benessere, la capacità di resistere alla malattia e di guarire se stesso. Il potere di guarigione del corpo, vis medicatrix naturae, è un principio fondamentale della medicina osteopatica e condizione fondamentale alla base della diagnosi e trattamento.
Aiutare ogni funzione del corpo al suo più alto livello di efficienza, può migliorare la qualità della vita di ogni paziente.
Al centro dell’attenzione vi è il paziente e non la sua malattia perchè quest’ultima può avere origine in un’altra parte del corpo, diversa da quella dove si è manifestata. Quindi, trattamento della causa e non dell’effetto.
La professione
Parlando dell’osteopata, Still nel suo libro “Filosofia e principi meccanici dell’osteopatia” diceva che:
“Egli dovrebbe fare la ronda tra le sentinelle ed accertarsi se dormono, se sono morte o se hanno abbandonato il loro posto ed hanno permesso al nemico di entrare nel campo.
Dovrebbe visitare tutti i posti di guardia.
Prima di uscire a fare la ronda, dovrebbe sapere dove sono tutti i posti di guardia ed il valore degli approvvigionamenti di cui è responsabile, che siano proiettili, cibo, abiti, armi o qualsiasi cosa che abbia valore per la compagnia o la divisione.”
“L’osteopata rimuove l’ostruzione, lascia che le
correnti che danno la vita agiscano in tutta la loro
pienezza e l’uomo viene riportato alla salute".
A.T. Still
L’unico strumento di analisi e di controllo di cui dispone l’osteopata per “visitare tutti i posti di guardia” è rappresentato dalla valutazione manuale. L’approccio manuale rappresenta, per l’osteopata, un armamentario diagnostico e terapeutico capace di rilevare la qualità, la motilità dei tessuti e le loro modificazioni funzionali e strutturali. La sua capacità di esplorare i tessuti è supportata dalla rigorosa e dettagliata conoscenza embriologica, anatomica e fisio-patologica dei diversi apparati.
Mediante il suo approccio manuale l’osteopata è in grado di individuare e trattare le restrizioni che limitano le potenzialità dell’organismo, supportando e promuovendo il processo di guarigione e la salute di un sistema dinamico e complesso quale quello del corpo umano.
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